Cina: 134 premi nobel chiedono la liberazione di Liu Xiaobo

L'appello di clemenza in una lettera aperta rivolta al nuovo leader cinese Xi Jinping

1494
Cina: 134 premi nobel chiedono la liberazione di Liu Xiaobo

In una lettera aperta rivolta al nuovo leader cinese Xi Jinping, 134 Premi Nobel per la letteratura, la chimica, la fisica, la medicina, la letteratura e la pace hanno formalmente chiesto la liberazione dello scrittore Liu Xiaobo e sua moglie Liu Xia. 
"Nessun governo può restringere la libertà di pensiero e di associazione senza avere un effetto negativo su importanti innovazioni umane. La caratteristica specifica che ha portato al nostro riconoscimento come Premi Nobel nelle diverse discipline è proprio quella di aver scelto il potere della nostra libertà intellettuale e l'ispirazione creativa per fare la nostra parte nel progresso della condizione umana", si legge nella lettera firmata tra gli altri dall'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, il Premio Nobel per la medicina Sir Richard Roberts, il Dalai Lama, Mario Vargas Llosa e Toni Morrison. In una dichiarazione pubblicata insieme alla lettera,  Tutu spiega poi come "Il nostro sforzo non è quello di imbarazzare la Cina, ma piuttosto di implorare il governo a prendere un diverso approccio che potrebbe aiutare la Cina a sviluppare nel modo migliore tutto il suo popolo".
Liu Xiaobo, Premio Nobel per la pace 2010 è stato condannato a 11 anni di prigione per "incitamento alla sovversione contro lo Stato", dopo aver aiutato alla stesura della Carta 08 e aver pubblicato sul web alcuni articoli pro democrazia. Sua moglie è obbligata agli arresti domiciliari senza alcuna condanna e spesso privata del diritto di visitare suo marito. Quando è stato nominato per il Nobel, Liu era già in prigione da due anni (dal dicembre 2008) ed alla cerimonia per ricevere il Premio, il 10 dicembre 2010, vi era una sedia vuota. Il governo cinese aveva infatti diffidato, dissidenti e amici della famiglia di Liu, di andare a Oslo, rifiutandosi di rilasciare i passaporti e promettendo rappresaglie economiche verso la Norvegia.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

"Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione di Michelangelo Severgnini "Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione

"Gaza ha vinto!" A Genova venerdì 21 novembre la prima proiezione

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti