Il risveglio tardivo di Cacciari
Non ho mai stimato Massimo Cacciari, anche se da giovane lessi splendide sue pagine di introduzione ad opere del filosofo Walter Benjamin. Ieri però ho visto un suo intervento non so su quale canale, non vedendo la tv. In sostanza affermava che siamo in emergenza da un ventennio e da dieci anni i Presidenti del Consiglio vengono scelti dal Presidente della Repubblica. Vero. Ma, la storia inizia da lontano, con le leggi emergenziali utilizzate per contrastare il movimento studentesco e operaio, soprattutto quello del '77.
Quelle leggi rimasero in vigore, dando un potere immenso alla magistratura. Che lo utilizzò per liquidare i partiti di massa nati dalla Resistenza, a partire dal 1992. Seguirono privatizzazioni selvagge e diminuzione del salario sociale di classe, come racconto nel libro 'Piano Contro Mercato'. In questo trentennio Cacciari è stato zitto, cosi come appoggiò la repressione del movimento degli anni settanta. Ora capisce che siamo nei guai, manca la coscienza di tutto ciò, il racconto storico non detto, visto che seguiamo le cazzate di cosiddetti giornalisti e influencer. I lavoratori ci hanno perso, i padroni si ingrassano. Si chiama lotta di classe, l'emergenza è propedeutica a questa.