Attentato a Donetsk, ucciso il capo della Repubblica Popolare Alexander Zakharchenko

Dal 2 novembre del 2014 era il capo della Repubblica Popolare di Donetsk, eletto con il 77, 51% delle preferenze

15158
Attentato a Donetsk, ucciso il capo della Repubblica Popolare Alexander Zakharchenko



di Clara Statello
 

Alexander Zacharchenko, leader della Repubblica Popolare di Donetsk, eroe della resistenza della città al regime fascista di Kiev, è stato ucciso oggi pomeriggio in seguito a un'attentato, avvenuto alle 17.30 circa, ora locale, mentre si trovava in un bar della città. Il leader sarebbe morto in ospedale in seguito alle gravi ferite riportate. Assieme a lui risulta ferito il Ministro delle Finanze, Alexander Tymofeviev.

 

Alexander Zacharchenko, dopo l'Euromaidan e le rivolte antifasciste nel Donbass, si era unito alle milizie popolari e aveva partecipato all'occupazione del Palazzo dell'Amministrazione Regionale, nell'aprile del 2014. Dal 2 novembre del 2014 era il capo della Repubblica Popolare di Donetsk, eletto con il 77, 51% delle preferenze.

 

Maria Zacharova, portavoce del Ministero degli Esteri Russo, commenta così questo omicidio: «Vi è ogni ragione di credere che dietro all’assassinio c’è il regime di Kiev». Segue con parole durissime:


«Anzichè rispettare gli accordi di Minsk e cercare una via d'uscita dal conflitto interno, la parte ucraina realizza uno scenario terroristico, aggravando ancora di più la già difficile situazione. L'Ucraina non avendo mantenuto le promesse di pace ha ora deciso di passare alla guerra di sangue».


Conclude chiedendo che la comunità internazionale guidi un'indagine super partes per trovare i respondabili dell'omicidio del leader politico.
 

Intanto l'agenzia Interfax dà la notizia dell'arresto dei sospetti attentatori e sabotatori ucraini, da parte delle forze di sicurezza della repubblica popolare.

 

La morte di Zacharchenko apre una pericolosa fase di instabilità politica, non solo per la Repubblica Popolare di Donetsk, ma per tutto il Donbass.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan di Loretta Napoleoni La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

La "Pipeline" degli aiuti a Kiev e il precedente dell'Afghanistan

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?    di Giuseppe Masala Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?   

Trump abbandona i vassalli europei e la NATO?  

La guerra a Gaza è finita? di Michelangelo Severgnini La guerra a Gaza è finita?

La guerra a Gaza è finita?

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Il non voto. Un grave pericolo di Michele Blanco Il non voto. Un grave pericolo

Il non voto. Un grave pericolo

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti