Cabras: "su Assange tutti i partiti preferiscono l'oblio"

Cabras: "su Assange tutti i partiti preferiscono l'oblio"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Non è un esule iraniano, russo, siriano, cibano, venezuelano, ergo, il Parlamento italiano ha rinviato per la terza volta una mozione per Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, "colpevole" di aver rivelato al mondo i crimini di guerra Usa in Iraq e Afghanistan. Assange è attualmente in un carcere di massima sicurezza in Gran Bretagna a rischio estradizione negli Usa dove rischia una pena di 175 anni di carcere.

Come ha riferito nel suo post video su Facebook il deputato di 'Alternativa C'è', Pino Cabras, "la conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso all'unanimità di rinviare per l'ennesima volta la discussione della nostra mozione su Julian Assange. Per una eterogenesi dei fini TUTTI i partiti di maggioranza e di sedicente opposizione hanno deciso di non decidere, hanno deciso di non parlare di Assange." Denunciando: "Preferiscono l'oblio."

Cabras ha lamentato che "questo parlamento è schiacciato da provvedimenti, decreti e voti di fiducia sbrigativi che ne sviliscono ogni funzione di controllo. Siamo pagati per un lavoro a tempo pieno, ma l’Aula vota ormai soltanto dal martedì al mercoledì. Si affrontano discussioni di stretta attualità come su Cristoforo Colombo, si rinviano questioni essenziali per la democrazia come la tutela della libertà, come nel caso di Assange".

Per questa ragione "votare l’ennesimo rinvio dovrebbe portare a una scelta coerente. Sostituite pure questi banchi dove per decenni grandi personalità discutevano, studiavano, combattevano, decidevano. Sostituite questi banchi con 630 trolley, con 630 valige in fuga dalle responsabilità. Oppure fermatevi, e riflettete sulla vostra e nostra libertà, sulla libertà di tutti, che è materia urgente quanto la verità."

Inoltre, ha ricordato che "la prigionia e la libertà di Julian Assange costituiscono una questione cruciale per noi. Un luogo – il nostro – dove a parole tutti dicono che c’è democrazia quando emerge qualcosa che «qualcuno non vuole che si sappia». Lo si diceva già duemila anni fa: «oportet ut scandala eveniant», ossia è necessario che gli scandali avvengano. Anche quando i grandi apparati di pubbliche relazioni preferiscono troncare e sopire, sopire e troncare. Uno dei modi di sopire e troncare è l’eterno rinviare."

Non manca, in merito, una stoccata ai suoi ex colleghi del Movimento Cinque Stelle: "È questo che volete, colleghi di quel M5S che si collegava in piazza con Assange? È questo che volete, colleghi del PD, che pure avevate organizzato convegni al Senato su Assange? È questo che volete, colleghi della Lega e di Fratelli d’Italia che di recente avete denunciato certe censure che hanno reso più irrespirabile il Web? Non abbiate paura!"

Tra l'altro l'iniziativa di alcuni parlamentari italiani era stata salutata anche dal profilo Twitter di WikiLeaks: "I parlamentari italiani si uniscono ai crescenti appelli per la fine del procedimento contro Julian Assange".

Cabras ha sottolinetao che "Wikileaks ha consentito alla democrazia contemporanea di superare e mostrare i limiti del giornalismo tradizionale. Lasciare che Assange sia soggetto alle sue dure condizioni carcerarie è l’attentato definitivo – oltre che alla sua persona - al giornalismo investigativo. Avere invece un’informazione coraggiosa aiuta i parlamenti nel correggere i comportamenti opachi di vari governi. Assange pone un’urgenza autentica al Parlamento per come funziona."

Tra l'altro, ha evidenziato come "La storia coraggiosissima di Julian Assange esige che si discuta davvero sul valore e il rango politico del suo attivismo, da sempre minacciato con ogni mezzo, che sia salvaguardata la sua incolumità, che non ci siano forzature politiche nelle procedure a cui sarà sottoposto, ora che cadono le false accuse su cui viene incriminato anche se pende sempre la richiesta di estradizione negli Stati Uniti."

l'Ex deputato pentastellato ha osservato che "è normale che governi e i potenti abbiano qualcosa da nascondere, ma il compito dell'informazione, ineludibile, è quello di andare a scoprire i loro nascondigli e di rivelarli al pubblico, ai popoli. La persecuzione contro una persona e il suo progetto di libertà richiede una discussione vera, aperta, in connessione con il popolo."

Infine, un appello: "Nel momento in cui vogliamo riportare qui la discussione, pensiamo alla manifestazione popolare che si terrà a Roma il 3 luglio in piazza Trilussa, il giorno in cui Assange compirà 50 anni. Connettiamoci a quei cittadini e a quelle organizzazioni formate da chi si batte per la libertà di parola e per i diritti umani, dando un segnale di apertura e di coraggio. Non chiudete ancora una volta il parlamento, non chiudetevi nel fortino! C’è un’alternativa alla crisi del parlamentarismo, ed è nella verità e nella libertà."

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Potrebbe anche interessarti

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?  di Leonardo Sinigaglia Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?

Fino a quando potranno impedire le elezioni in Libia?

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti