Europlot Daily – 30 aprile 2018
USA-UE: la guerra commerciale
Angela Merkel, Emmanuel Macron e Theresa May invitano gli Stati Uniti a non imporre dazi sulle merci dell'Unione europea o, avvertono, la Ue sarà costretta a tutelare i propri interessi. Al centro della battaglia ci sono i dazi che Donald Trump ha imposto sulle importazioni di acciaio e alluminio. La Ue era stata esclusa dal provvedimento fino al primo maggio, ma domani le cose potrebbero cambiare. Da qui l'avvertimento dei tre leader europei. Gli ultimi segnali non sono incoraggianti, durante un comizio in Michigan rivolto agli agricoltori, Trump ha detto:
“la Ue sembra una bella cosa, ma è stata formata per approfittarsi degli Usa. Ma non me la prendo con loro, né con i leader di Cina o Giappone, me la prendo con i nostri passati presidenti (...) non sarà più così, quei giorni sono finiti, dobbiamo aprire quei mercati, è ingiusto”.
Ribadendo il suo sostegno agli agricoltori americani, Trump ha spiegato che quando gli USA affrontano la Cina o l'Ue diventa molto difficile vendere le merci americane per via dei loro formidabili blocchi commerciali. A questo punto, salvo sorprese, il primo di maggio scoppierà la guerra commerciale tra Stati Uniti e Unione europea.
Macron, May, Merkel
Merkel, Macron e May hanno anche ribadito il loro sostegno all'accordo sul nucleare iraniano, pur concordando su un'ulteriore discussione per quanto riguarda i missili balistici non inclusi nell’intesa. Mettere in discussione i missili però innervosisce l’Iran e accontenta gli USA, perciò questa mano Trump l’ha già vinta. La mossa dei tre leader mette in luce ancora una volta i veri rapporti di forza in Europa, il trio ha preso l’iniziativa scavalcando platealmente la Commissione europea dando un ruolo chiave al Regno Unito invischiato nelle trattative per la Brexit. Oltretutto, Theresa May è alle prese con problemi di governo e di partito e il 3 marzo dovrà affrontare una dura prova alle elezioni amministrative locali. Mercoledì 2 maggio inizierà il nuovo round di negoziati sulla Brexit. Presenti al tavolo anche il numero uno della Bce Mario Draghi e il governatore della Banca d'Inghilterra Mark Carney.
Pace in Corea
Dopo aver annunciato la chiusura del sito per i test atomici, Kim Jong-un è disposto a eliminare le armi nucleari se gli Stati Uniti si impegneranno a non invadere il Paese e di porre fine alla guerra di Corea. Secondo il Segretario di Stato, Mike Pompeo, ci sono opportunità reali per un accordo sul nucleare con Pyongyang.
Guerra in Siria
Il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, si è detto preoccupato delle ambizioni di Teheran per il dominio della regione e ha tranquillizzato i sauditi sul ruolo americano nella protezione del Regno della Casa di Saud. Intanto,nella notte di domenica due depositi di armi dell’esercito siriano nelle province di Aleppo e Hama sono stati attaccati con dei missili. La tv siriana ha attribuito l’attacco alle forze britanniche e americane in Giordania, mentre altri siti vicini al governo Assad parlano di attacco israeliano. Sono stati uccisi almeno 38 soldati, di cui una ventina di siriani e 18 iraniani. L’uccisione di Pasdaran conferma il solito giustificato sospetto che sia stato Israele.
Emergenza educativa in Italia
Da almeno dieci anni il nostro sistema scolastico non riesce a portare al diploma migliaia di alunni stranieri. Ancora oggi, un 18enne su tre abbandona gli studi prima del tempo e due su tre accumulano almeno un anno di ritardo tra i banchi.
Federico Bosco
