Siria: l'assassinio di Soleimani non potrà fermare la Resistenza
La consigliera del presidente siriano assicura che gli autori dell'assassinio del generale iraniano Qasem Soleimani non potranno fermare il percorso della Resistenza.
"Il vero motivo dell'assassinio di Soleimani e dei suoi compagni è stato quello di liquidare il riferimento politico, militare e morale del defunto generale di fronte all'occupazione e all'egemonia", ha spiegato Buzaina Shaaban, in rappresentanza del presidente siriano Bashar al-Asad, durante una cerimonia che si è svolto giovedì scorso a Damasco, con lo slogan "Celebrando i martiri della Resistenza".
Il consigliere presidenziale ha ribadito, quindi, che chi ha perpetrato questo odioso crimine non potrà fermare il percorso o la torcia della Resistenza.
Shaaban ha sottolineato che il martire Soleimani, con la sua vera difesa di Iran, Iraq, Siria, Libano, Palestina e Yemen, incarna un concetto vitale per la fratellanza umana che resiste a tutte le forme di oppressione, tirannia e occupazione.
L'ambasciata iraniana a Damasco ha tenuto una cerimonia per celebrare il primo anniversario dell'assassinio del generale iraniano Qasem Soleimani, comandante della Forza Quds del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica dell'Iran (IRGC), e Abu Mahdi al -Muhandis, vice comandante delle Unità di mobilitazione popolare irachena (Al-Hashad Al-Shabi, in arabo), e deo suoi compagni, in un attacco delle forze Usa, perpetrato il 3 gennaio 2020 a Baghdad.