Errori e contraddizioni nelle notizie sul presunto attacco chimico in Siria
Il presunto attacco chimico avvenuto a Douma rappresenta l’ultimo pretesto che potrebbe spingere Stati Uniti e vassalli occidentali a sferrare un attacco contro Damasco. Ma nelle ricostruzioni mediatiche, talvolta alquanto fantasiose, sono stati commessi alcuni errori
Proprio come avvenuto per la liberazione della città siriana di Aleppo gli attacchi al governo siriano tendono a intensificarsi e sfociare finanche nelle provocazioni. Infatti l’esercito siriano e i suoi alleati si accingono a liberare anche la Ghouta Orientale. Un sobborgo alle porte di Damasco utilizzato dai gruppi terroristici per martellare la capitale con attacchi di artiglieria.
Il presunto attacco chimico avvenuto a Douma rappresenta l’ultimo pretesto che potrebbe spingere Stati Uniti e vassalli occidentali a sferrare un attacco contro Damasco. Ma nelle ricostruzioni mediatiche, talvolta alquanto fantasiose, sono stati commessi alcuni errori.
Innanzitutto bisogna dire, come informa il Centro russo per la Riconciliazione in Siria, che nella città siriana di Douma non avrebbe avuto alcun senso un attacco con armi chimiche. Come confermato anche ai microfoni di Sputnik dall’esperto Said Gafurov.
«In primo luogo, le armi chimiche siriane sono state completamente distrutte sotto la supervisione internazionale, e in secondo luogo, anche se non fosse stato così, non avrebbe avuto il minimo senso l’utilizzo di armi chimiche alla luce dell’avanzata dell’esercito siriano», afferma Pravda.ru.
Inoltre Gafurov evidenzia come sia praticamente impossibile nascondere l’utilizzo di armamenti di tipo chimico: «Anche se avessero usato armi chimiche, le conseguenze della loro applicazione sarebbero state completamente diverse, è impossibile nascondere l'uso di armi chimiche, specialmente in Siria, quindi si tratta di una falsa informazione. Risulta chiaro che non si può parlare di utilizzo di armi chimiche».
Bisogna poi tenere in conto che un attacco con armi chimiche avrebbe comportato il ricovero di feriti presso l’ospedale di Douma. A tal proposito il Centro russo per la riconciliazione in Siria informa che dal nosocomio siriano non giungono notizie di persone ricoverate per avvelenamento da sostanza chimica.