Venezuela: la destra vuole privatizzare i servizi pubblici

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Venezuela: la destra vuole privatizzare i servizi pubblici

Il presidente Maduro ha denunciato quali sono i piani della destra venezuelana nel caso dovesse riuscire ad imporsi nelle prossime elezioni presidenziali di luglio.

"Abbiamo resistito con coraggio e creatività... Volete che privatizzino l'istruzione o la sanità? O volete che miglioriamo i servizi pubblici?", ha affermato il dirigente bolivariano evidenziando quali sono i piani della destra venezuelana che punta a ripetere in Venezuela quanto sta facendo l’ultraliberista Milei in Argentina.

Dunque Nicolas Maduro ha denunciato che l'estrema destra venezuelana ha un piano per privatizzare diversi servizi pubblici che adesso sono operanti a beneficio della popolazione.

Durante un incontro con gli abitanti dello Stato di Lara, il leader bolivariano – secondo quanto riporta teleSUR - ha chiesto alla popolazione se vogliono “istruzione pubblica o privatizzazione? Case pubbliche o privatizzazione?”.

In un evento simile tenutosi nello Stato di Miranda, ha anche sottolineato l'importanza di preservare tutto ciò che i venezuelani sono riusciti a ottenere con fatica durante gli anni “duri e difficili”.

"Abbiamo resistito con coraggio e creatività. Ora gli oligarchi propongono le privatizzazioni. Volete che privatizzino l'istruzione o la sanità? O volete che miglioriamo l'istruzione e l'assistenza sanitaria?". ha chiesto Maduro, sottolineando che solo un governo popolare può ottenere miglioramenti nei beni e nei servizi collettivi.

In diverse occasioni, il governo venezuelano ha ribadito il suo impegno a mantenere l'istruzione a tutti i livelli come un servizio gratuito e di alta qualità. Attualmente, la gratuità riguarda l'80% delle iscrizioni al settore dell'istruzione.

A maggio, il leader bolivariano ha persino annunciato che avrebbe garantito posti all'università a oltre 339.000 giovani venezuelani per continuare la loro formazione accademica. L'amministrazione Maduro mantiene 279 programmi di formazione nazionale in tutto il Paese.

Ha anche riabilitato diversi centri educativi attraverso le Brigate Comunitarie Militari per l'Educazione e la Salute (BRICOMILES). Tra gli istituti scolastici recentemente ristrutturati, ad esempio, c'è la scuola Guillermo Cova, di cui beneficeranno 983 studenti del comune di Independencia.

Recentemente, tuttavia, i candidati di destra hanno attaccato l'attuale sistema educativo venezuelano in vista delle prossime elezioni presidenziali che si terranno il 28 luglio.

Essi descrivono l'istruzione venezuelana come “ideologizzata e politicizzata” a causa dell'attuazione di programmi educativi che fanno rivivere la memoria del Libertador Simon Bolivar e di altri eroi venezuelani.

I candidati di estrema destra propongono anche di istituire un “sistema di voucher educativi” per promuovere la concorrenza tra istituti pubblici e privati. In pratica, però, questo meccanismo mira a influenzare la domanda di servizi educativi per smantellare gradualmente il sistema educativo pubblico.

A tal proposito, il capo della campagna elettorale del presidente Nicolás Maduro, Jorge Rodríguez, ha accusato l'opposizione venezuelana di voler privatizzare l'istruzione se dovesse riuscire ad andare al potere, proprio come hanno fatto Jair Bolsonaro in Brasile e Javier Milei in Argentina.

“La seconda cosa che intendono fare è privatizzare la sanità, in modo che non ci siano ospedali per i poveri”, ha denunciato Rodríguez.

Ha anche aggiunto che hanno intenzione di privatizzare la compagni petrolifera Pdvsa “e inoltre è già scritto, gliel'hanno già offerta, hanno promesso alla ExxonMobil la Guayana Esequiba”.

Secondo Jorge Rodriguez, quindi, il 28 luglio i venezuelani decideranno il futuro che vogliono per la nazione bolivariana.

“O difendiamo il futuro o lo consegnamo ai gringos”, ha aggiunto Rodríguez durante un comizio nello Stato di Apure, come riporta Unión Radio.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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